A CASA, di Judith Hermann (Fazi – gennaio 2024)
A casa è un romanzo incentrato su una protagonista femminile, senza nome, sulla cinquantina, che vive da qualche parte sulla costa settentrionale della Germania. Divorziata, ma ancora in stretto contatto con l’ex marito e la figlia (in viaggio per il mondo), si è allontanata da se stessa, finendo in un villaggio e lavorando nel bar stagionale gestito dal fratello maggiore.
È una donna di città, con pochi legami e senza radici che ora si ritrova in un posto molto diverso da quello al quale è abituata. Lentamente, inizia a incontrare nuove persone e ad adattarsi a vivere la vita a un ritmo diverso in questa nuova fase della sua esistenza. C’è un leggero senso di apatia, o disinteresse, nel modo in cui passa le sue giornate, ma la situazione cambierà presto.
Ciò è dovuto all’influenza di Mimi e Arild, fratello e sorella. Mimi è un fascio di energia, che travolge la nuova arrivata e con cui nasce un’amicizia che quasi la sorprende. È attraverso Mimi che conosce Arild, un contadino taciturno e un po’ inavvicinabile, e da cui è attratta per sua forza, per la sua natura concreta e per la sua mancanza di complicazioni.
Nel descrivere il presente della donna, Hermann non trascura mai il suo passato e A casa ripercorre spesso la sua vita prima di trasferirsi al villaggio. Apprendiamo della sua relazione con il suo ex, Otis, e la storia piuttosto bizzarra della sua giovinezza, con la quale inizia il romanzo, rivela molto sul suo personaggio e quanto sia una persona che ama il rischio, ma fino a un certo punto.
Nel complesso, A casa ha una struttura abbastanza semplice, con scene variamente collegate tra loro che seguono la vita della protagonista nel corso dell’anno. L’effetto che questo ha sul lettore è quello di produrre una sensazione di calma. A casa è un libro rilassante, senza fretta e che si svolge al proprio ritmo, e il lettore, come il narratore, è incoraggiato a prendersela comoda: anche quando le cose accadono, accadono e basta; non portano da nessuna parte, né hanno alcun grande effetto sulla direzione che sta prendendo la storia.
È la storia semplice di una donna che trova l’amore e una seconda prospettiva di vita, senza cercarli davvero. Perché a volte le cose accadono e basta, appunto.
Recensione di Moreno Migliorati
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