Anna Edes di Dezsó Kosztolányi (Anfora)
Bello! Bello! Bello!! Ambientato in un condominio di Budapest nel 1919-1920 durante la caduta del regime comunista mette in evidenza la vita e la conduzione familiare di tre famiglie della media borghesia e delle loro cameriere. In particolare la famiglia Vizy si trova nella condizione di dover trovare urgentemente una nuova serva che sia onesta, affidabile, che non rubi, che non abbia amanti, che non voglia sposarsi.. Gli uomini si occupano di politica e di denaro mentre l’unico argomento di interesse e di conversazione delle donne sono le loro cameriere. Su consiglio del portiere assumono Anna Edes sottraendola ad un’altra famiglia dove aveva la mansione di bambinaia.
Da subito Anna si dimostra capace, la domestica perfetta, migliore delle precedenti e migliore a confronto delle cameriere delle altre famiglie; per dieci mesi subisce in silenzio i maltrattamenti e la freddezza della padrona, la seduzione e l’abbandono del giovane nipote, la padrona la indurrà addirittura a rifiutare una proposta di matrimonio ma per tutto il romanzo Anna non esprimerà mai una parola fuori posto, mai una lamentela, mai una sensazione o un sentimento.
E nessuno se ne cura.. in fondo è solo una cameriera, oltretutto donna, un essere inferiore… Un finale inaspettato porta il lettore a riflettere sul concetto di male, di superficialità, di solitudine, sul ruolo delle persone diverse e meno fortunate, su cosa sia l’umanità…
A parte la povera Anna, l’unica persona “bella” che esprime umanità e pietà è il dottor Moviszter, anziano medico malato deriso da tutti che nessuno prende in considerazione. Anna Edes è considerato il capolavoro di questo autore ungherese molto meritevole ma purtroppo poco noto, Dezso Kostolanyi.
A mio avviso un libro da leggere, da suggerire e da consigliare. 5 stelle
Recensione di Simona Di Chiara
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