I numeri, di Franco Terragni
Un mio amico ha scritto un libro. E allora, direte voi? Quello che ho detto anch’io: e allora?
Franco è un geologo ed è spesso in giro per il mondo per il suo lavoro. Ha un buen retiro a Campagnano di Roma e un altro in Sardegna, da qualche parte in riva al mare. Ha pensato di scrivere un noir e l’ha fatto.
Quando me ne ha parlato, tenendosi comprensibilmente abbottonato sulla trama, ho pensato a un divertissement di un lettore appassionato del genere che vuole mettersi alla prova scrivendone uno. Probabilmente c’è anche questa componente, non dico di no.
Per farla breve gli ho chiesto dove era possibile acquistare il libro a Roma (ma si trova anche sulle varie piattaforme) e mi sono diligentemente recato alla magnifica libreria indipendente Claudiana di Piazza Cavour a procurarmene una copia (tra l’altro in una giornata di tregenda, con acqua a catinelle: se non è prova d’affetto questa…).
Titolo: “I numeri”. Prezzo onesto, bella copertina e bella veste grafica. Un buon inizio. Oltre 500 pagine però, non proprio un agile libello. Messo a decantare in attesa del momento giusto. Per dirla tutta sentivo di doverlo leggere un po’ per curiosità, ma soprattutto per una forma di rispetto verso Franco. Iniziato, quindi, con un misto di condiscendenza e circospezione. Dopo 20 pagine mi aveva conquistato.
E’ un libro dannatamente buono. Ambientazione inusuale e intrigante (il protagonista lavora in una casa editrice che pubblica libri a pagamento, con tutto l’armamentario che ruota attorno a questo tipo di editoria), protagonista parimenti originale assai (ex terrorista di ritorno), con i protagonisti mai stereotipati (neppure il commissario e la prostituta), intreccio accattivante e finale che più a sorpresa non si può. La struttura regge alla grande e i capitoli brevi (una scrittura e una divisione in scene molto cinematografiche) facilitano la lettura.
Insomma, una gran bella scoperta Franco Terragni scrittore. Libro consigliatissimo agli amanti del giallo e del noir. Franco, come atto d’amore per la sua regione d’adozione, ha donato delle copie ad alcune biblioteche sarde.
Si può trovare anche lí.
Recensione di Arturo Bandini Molise
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