IO CONFESSO, di Jaume Cabré
L’unico motivo per cui oso scrivere due parole su questo libro è che se ne parla pochissimo e questa cosa non è accettabile! Sarebbe sciocco, inutile e presuntuoso, oltreché difficilissimo, provare a raccontarne la trama.
Oltre settecento pagine perfette, la storia di una vita nella lunghissima lettera d’amore di Adrià a Sara, le vicende complesse e intricate che ne hanno fatto l’uomo che è diventato e cosa è stata lei per lui.
Bambino prodigio amato poco e male nella Spagna di Franco, figlio di un antiquario appassionato dalla vita oscura e di una donna silenziosa e piena di rancore.
Studioso brillante, intellettuale raffinato, uomo insicuro, amico leale, innamorato devoto: Adrià è una figura a cui l’autore ha saputo dare molta più anima di quanta se ne trovi mediamente nelle persone “reali”.
Una folla di personaggi, tante storie che si intrecciano, cambi repentini di tempo e di luogo, il Grande Inquisitore Eymerich e il medico nazista di Auschwitz Voigt, stessa espressione di quel Male assoluto che fa da sfondo costante a queste pagine di letteratura purissima.
Insieme alle limpide note del violino Storioni. Imperdibile e indimenticabile.
Recensione di Elena Gerla
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