KULLY, figlia di tutti i paesi, di Irmgard Keun (L’Orma – ottobre 2023)
La prima lettura del 2024 mi ha dato modo di conoscere Irmgard Keun, una scrittrice che non conoscevo, grazie a questo delizioso e struggente romanzo appena riedito dalla casa editrice L’Orma
Keun è nata nel 1905 e ha vissuto a Berlino. Avrebbe voluto fare l’attrice. Ma avendo fallito in questo, iniziò a scrivere romanzi nel 1929. Ebbe un successo immediato, ma questo la portò ad essere inserita nella lista nera del regime nazista per la sua rappresentazione molto libera delle giovani donne emancipate che emergeva dai suoi libri. Si impose quindi un autoesilio dalla Germania che durò sino alla fine del regime.
Il personaggio principale è Kully (che scrive in prima persona) la figlia di nove anni di uno scrittore tedesco, bandito dalla Germania per i suoi scritti. Kully riceve un’educazione informale, non potendo mai frequentare scuole. Sa come rollare una sigaretta, preparare le valigie e cosa serve per entrare in diversi paesi. Vive in un mondo molto adulto, incontrando personaggi eccentrici lungo la strada e capisce i pericoli della vita.
Kully e sua madre viaggiano per l’Europa soggiornando in vari hotel e sono continuamente a corto di soldi. Suo padre (con problemi di alcolismo e donnaiolo impenitente, personaggio creato dall’autrice sul modello dello scrittore Joseph Roth, con cui ebbe un’intensa, anche se breve, relazione) è sempre via e cerca di vendere i suoi libri e le sue sceneggiature. Sogna sempre la grande svolta. Tutto ciò che sua madre desidera è invece stabilirsi da qualche parte e crearsi una dimora stabile.
La madre di Kully si presenta come un personaggio straordinario. È sorprendentemente tollerante e accettante, anche nei confronti degli eccessi del marito. Alla fine Kully e suo padre vanno negli Stati Uniti dove lui vuole farsi un nome come sceneggiatore, ma devono lasciare indietro la madre.
La storia è scritta con grande umorismo anche se mette in risalto pure le difficoltà del tempo. Keun (che morì nel 1982 praticamente dimenticata da tutti) è davvero una scrittrice dotatissima e di straordinaria modernità che merita di essere riscoperta.
Recensione di Moreno Migliorati
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