LA GUERRA NON TORNA DI NOTTE, di Vincenza Alfano (Solferino – settembre 2023)
Un verso di una canzone che amo molto nella sua semplicità e profondità è “La storia siamo noi” di Francesco De Gregori, perché è vero, sono le nostre vite, i nostri ricordi e il nostro vissuto a dare profondità alla Storia e agli eventi più o meno grandi che hanno plasmato la nostra società.
Con questo romanzo storico Vincenza Alfano ci offre un ricordo familiare legato alla nonna Cenzina, al suo matrimonio combinato con un buon partito come Pasquale a discapito dei suoi sogni e delle sue aspirazioni, alla sua maturazione in una Napoli piegata dai bombardamenti e dai rastrellamenti dei tedeschi fino alle “quattro giornate” in cui la popolazione partenopea resistette e respinse l’oppressore nazista. Cenzina ci appare in tutta la sua determinazione con una forza dettata dal dolore che porta dentro di sé per le tante batoste della vita, è una donna che trova il coraggio di alzare la testa, di gridare “Iatevenne!”, di dare il suo contributo alla guerra e alla Storia. Tutto questo ci viene narrato in modo mirabile, senza orpelli nè retorica nè aggiustamenti si sorta, facendo emergere la bellezza di questa protagonista, narratrice in prima persona, con semplicità e spontaneità, lasciando nella mente e nel cuore del lettore il ricordo di una persona di grande valore.
È veramente confortante sapere che soprattutto in questi ultimi anni stiano uscendo sempre più opere che pongono al centro degli eventi storici del nostro paese figure femminili reali di pari- se non addirittura in molti casi superiore- dignità rispetto ai celebrati eroi maschili, e davvero viene da pensare a una nuova epica, la stessa di cui ci parlava Italo Calvino riferendosi agli scrittori neorealisti e alla necessità di narrare gli eventi vissuti: ecco, c’era veramente la necessità di dare a tante donne il loro posto nella Storia della nostra Terra e opere come queste lo fanno in maniera esemplare.
Recensione di Enrico Spinelli
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