LA SPADA DI MISHIMA, di Christopher Ross (Lindau)
Nel novembre del 1970 Yukio Mishima compie seppuku asserragliato nella sede delle forze armate e dopo aver pronunciato un discorso nazionalista ripreso in diretta dalle tv.
In molti hanno cercato una spiegazione a quel gesto mutuato dal codice degli antichi samurai ma nessuno aveva mai tentato prima di rintracciare la spada antica con cui il suicidio venne compiuto.
Christopher Ross in questo libro tenta l’impresa. Spinto dalla sua passione per le arti marziali e dall’amore per l’antica tradizione di artigiani delle spade giapponesi ci porta di nuovo a Tokio e con lo stile di un reportage, mescolando passato e presente, ci conduce nella vita e nell’animo di Mishima. Intervista persone che lo avevano frequentato, ci narra mirabilmente del legame tra samurai, spade e rituali e ci regala una biografia non convenzionale di uno scrittore cosi amato ma controverso perfino nella sua terra d’origine.
Recensione di Annachiara Falchetti
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