PLATOON – Dale A. Dye (Longanesi)

PLATOON, di Dale A. Dye (Longanesi)

Il 30 aprile del 1975 la caduta di Saigon pose fine alla guerra del Vietnam, un conflitto che si concluse con la più grande sconfitta militare U.S.A.

La narrativa americana comprende circa 1700 opere, molti di questi lavori tendono a evidenziare il turpiloquio, la tendenza a spettacolizzare l’intervento U.S.A. in Vietnam, una volontà sessuale appagata con donne indigene di tutte le età.

Ma non tutta la letteratura del Vietnam rientra in tale prospettiva. Non più “musi gialli” e “berretti verdi”, ma uomini lontanissimi tra di loro, religione, ideologia, economia, ideali, diametralmente opposti.

Platoon, versione cinematografica e testo sfuggono in parte alla propaganda U.S.A. I tempi sono cambiati (siamo nel 1986) e la letteratura si affaccia molto timidamente e affronta la guerra del Vietnam da una prospettiva meno parziale.

È il 1967, il militare Taylor per scoprire la vera essenza della vita si arruola volontario per il Vietnam. Pensa di trovare nel Sud/Est/ asiatico un nuovo modo di affrontare la vita.

Appena giunto nella località assegnata, Chris si rende conto che la realtà è molto diversa: imboscate, pattugliamenti, spedizioni, violenze da entrambe le parti non gli concedono un attimo di respiro. Nel soldato Chris Taylor si compie la strage delle illusioni. Prende coscienza di essere un piccolo atomo in un mondo molto più grande di quello che si era immaginato. Messe da parte le domande, si rende conto che l’unico obiettivo è quello di riportare a casa la pelle. Altri personaggi del romanzo assumono connotati diversi, come Elias che conserva uno spiraglio di umanità, Barnes il sadico sergente con una sola regola: uccidere o essere uccisi. Fanno da contorno al romanzo i famosi elicotteri americani, i fiumi, la foresta lussureggiante, i vietcong abilissimi a mettere trappole e scavare lunghi tunnel, i sacchi di plastica nera dove venivano riposti i corpi dei soldati americani morti negli scontri…alla fine della Guerra furono oltre 63 mila i soldati U.S.A. morti nel Vietnam del Sud.

Recensione di Greco Carmelo

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