SIGNORE E SIGNORI, di Alan Bennet (Adelphi)
7 monologhi lunghi, scritti per la televisione (e che televisione!) dalla penna precisa e implacabile di Bennet.
Zitelle, vedove, attricette, figli, mogli: tutti ci raccontano la loro verità.. una verità che pagina dopo pagina assume sfumature diverse, lasciando trapelare una verità un po’ più “onesta”. Nella progressione delle storie ha grande importanza anche ciò che avviene fuori dal copione: svelamenti di segreti di famiglia, fallimenti economici, morti improvvise, progressioni di malattia … tutti elementi che entrano nella narrazione solo in maniera indiretta.
Bennet è abilissimo nel mantenere l’attenzione, calibrando segreti e bugie che i protagonisti raccontano in primis a sè stessi e poi a noi lettori.
Recensione di Stefania Lusona
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