TRASTULLI DI ANIMALI, di Yukio Mishima (Feltrinelli – febbraio 2022)
In una piccola isola giapponese, in un tempo non determinato, in una casa sul mare circondata da serre e fiori meravigliosi vivono Yuko, che si prende cura del marito semiparalizzato e muto, e il giovane e misterioso Koji. Quest’ultimo è tornato sull’isola dopo anni di prigione in cui è finito per aver procurato lesioni gravi e permanenti proprio al marito di Yuko. Da questo strano scenario prende le mosse un romanzo che parla di amore, gelosia, ossessione malata e ricerca di redenzione. Gli occhi assenti del marito di Yuko diventano lo specchio di una passione travolgente paranoica, morbosa tra lei e il giovane. Passione che porterà nuovamente ad un tragico quanto ineluttabile epilogo.
A far da cornice a questa storia di passioni malate e nichilismo Mishima pone una natura meravigliosa che descrive come sempre in maniera cosi dettagliata e profonda quasi da rendere possibile al lettore immaginarla esattamente per come doveva essere.
Chi conosce lo scrittore qui ritrova tutti i suoi temi più cari ed è certamente preparato ad un finale che non lascia scampo e non concede salvezza a nessuno.
Da leggere perche credo che Yukio Mishima sia il più alto rappresentante della letteratura giapponese e forse quello che più di tutti ci ha lasciato una rappresentazione forte e veritiera dello spirito giapponese. Spirito che lui ha incarnato pee tutta la sua esistenza fino a sublimarlo nella sua morte spettacolare.
Recensione di Annachiara Falchetti
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