TUA FIGLIA ANITA, di Paolo Massari (Nutrimenti – ottobre 2023)
L’Io narrante di questo racconto è Giacomo, cinquantenne professore di liceo, uomo, marito, vedovo. La morte della sua Anita lo porta al cospetto di Luigi, il suocero, per aprire il cassetto dei ricordi e rovesciarne il contenuto.
“È morta la tua ultima figlia, l’unica che meritava di vivere”.
Si apre così il romanzo d’esordio di Paolo Massari, un monologo duro, diretto, che getta luce su una vita, su una lunga relazione, sulla convivenza, sulle difficoltà, gli imprevisti, le gioie, i desideri – siano essi alla portata, realizzati, inespressi, impossibili – , senza lasciare angoli bui.
Ecco il grande pregio di questo libro.
La credibilità della voce narrante. La sincerità, la durezza del racconto. Nel parlare della “sua” Anita, Giacomo non si risparmia, non tralascia alcun dettaglio. L’odore del sangue durante la malattia, la colite di cui ha sempre sofferto, le case in cui hanno vissuto insieme, le piastrelle del bagno, le corse e i giochi infantili, le risate e le imitazioni nei momenti di buonumore, le liti, il sesso, gli umori, i sapori di una vita di coppia.
L’intimità, inaccessibile dall’esterno, segreta, inviolabile, inimmaginabile.
A meno che non si decida di farla emergere. Ed eccomi quindi a raccontarti di tua figlia Anita, di chi era veramente.
Niente autocommiserazione, niente pietismo per il distacco, niente frasi a effetto, aforismi, frasi da cioccolatino. La vita nuda e cruda, imprevedibile e indomabile. Poi la morte, il silenzio, il lutto, il senso di colpa di chi rimane, di chi sopravvive e che no, proprio non ci vorrebbe tornare a casa.
Recensione di Valerio Scarcia
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